lunedì 30 novembre 2009

Primi passi

Ieri la Ciofi Ciofi (Sofia battezzata così da Emma) a casa della zia Angio ha abbandonato per qualche istante la posizione tipicamente felina.
Si è alzata e barcollando entusiasta ha fatto i suoi primi passi.
Ha così sancito la fine dell'essere neonata (almeno per mamma e papà)!
Una lacrimuccia di emozione è scesa e poi il terrore ha preso la meglio.
AAAAAAAAAAAHHHHHHHHHH!!!!!!!!
Un'altra potenziale Gengis Khan in casa!

Ciofi Ciofi ora sa:

fare il verso della tigre
fare l'urlo degli indiani
rincorrere per casa le sorelle gattonando
bere da sola dal bicchiere
ciucciare il tappo del bidé
lanciare oggetti nel water
fare ciao con la mano
dire ciao
fare 2 passi da bipede
fare la rugnetta fisando intensamente la poppa di mamma
mangiare una cimice
indicare l'oggetto che desidera con il ditino
fare ciac ciac in acqua spruzzandola ovunque
mandare baci con la mano

Ora, non tutto è socialmente approvabile ma per una tappa di soli 76 cm è già un bell'elenco!

venerdì 27 novembre 2009

Tra sorelle

Ogni tanto Margherita ed Emma litigano.
Contendendosi una custodia di dvd vuota piangendo e azzuffandosi come solo sorelle sane sanno fare, la grande ha ceduto alle urla della più piccola.
Ma non ha potuto fare a meno di esclamare arrabbiata: "E io non ti faccio più sorella!".
Ha girato sulle sue calzette e se ne è andata.

Sorelle si nasce o si diventa?

Giochi e ruoli

Inizio qui ma continuo online il gioco lanciato da Elastigirl sul suo blog.

Dani è un cattivo papà perchè:
1- Non è in grado di abbinare quasi nessun tipo abbigliamento alla figlia designata alla vestizione, per lui i pantaloni son pantaloni e la taglia è opinabile
2- Ha un'idea mooolto vaga che esistano appuntamenti come pediatra, oculista, vaccini, rette da pagare, buoni mensa da acquistare, bavaglini e asciugamani da lavare e portare
3- Sistemare e pulire casa lo trova un argomento inutile e a lui lontano dal suo modo di essere
4- Quando fa il bagno alle bambine il bagno diventa impraticabile e pare ci siano passate 50 creature non bene identificate.
5- quando mette a nanna le creature ruffiane lo intrappolano in lunghi discorsi senza fine e lui ci casca sempre
6- quando le creature piangono interviene con la lentezza tipica dei bradipi stanchi
7- non cambia quasi mai i pannolini caccati
8- ritiene che Sofia a 10 mesi possa ormai mangiare di tutto anche la bagna cauda e quindi non ritiene opportuno preparare nulla di alternativo
9-non ha mai dubbi sul suo modo di educare le figlie


Dani è un bravo papà perchè:
1- sa fare ridere le sue bimbe come nessuna altra persona riesce a fare
2- di notte si alza per affrontare gli eventuali pianti di tutte le figlie, a volte anche di Sofia soprattutto quando la moglie si trasforma in strega.
3- sa ascoltare i discorsi delle creature con pazienza, dolcezza, amore senza mai dare segni di impazienza
4- fa con loro la lotta sul lettone anche se son femmine
5- insegna loro a dormire con pazienza e amore
6- ama fare gite domenicali con la sua famiglia anche quando la stanchezza lo divora
7- fa il gioco del "ladrone" a tavola e con lui funzione sempre
8- gioca con loro ai giochi in scatola impegnandosi e divertendosi senza far commenti sui suoi reali desideri (Risiko master e Incognito)
9- gioca con le creature senza dar segni di cedimento fisico e psichico a fare il principe o il lupo dei tre porcellini
10- cambia tutine e pannolini con naturalezza (basta che non siano caccati)

giovedì 26 novembre 2009

Ostriche e pistacchi

Ieri sera la parte femminile adulta della famiglia, nonchè moglie, amante, persona e momentaneamente maestra si è concessa una piccola dose di festa e trasgressione. Il tutto è stato dignitosamente condiviso da un marito felicemente stupito.
Mentre le due baby grandi deliziavano il loro palato strafogandosi con una massiccia dose di pistacchi e la baby baby rovesciava un pisellino alla volta sotto il tavolo in un momento di sperimentali pasticci educativi, i trasgressivi genitori si son dedicati a un grande piatto di ostriche innaffiate da un buon vino bianco. Alla fine della serata il pacchetto dei pistacchi era terminato così come il vino.
La Biofamily senza più freni inibitori ha acchiappato il panettone ricoperto di glassa, mandorle e zucchero a velo e ha completato l'opera!
Stremati da tante trasgressioni e un pò brilli (e qui mi riferisco solo alla parte adulta della serata o a quel che ne rimaneva) ci siamo trascinati nei rispettivi letti.
Purtroppo verso le tre del mattino la baby baby ha strillato la sua nostalgia verso la sua mamma.
Mamma sua strisciando nel letto si è alzata, l'ha accolta tra le sue braccia e la poppata più e più volte.

La trasgressiva serata è stata così punita.

mercoledì 25 novembre 2009

Due personaggi a confronto

Se il grande filosofo Seneca in età avanzata affermava: "Io so di non sapere", la mia Gengis Khan grande, durante la pipì mattutina, seduta sul trono affermava alla nonna con grande saggezza e sicurezza: "Io so quello che so"!
Poi è scesa, si è pulita, si è guardata allo specchio e ha deciso la pettinatura di oggi.
Il codino in alto faceva "pan dan" con il vestitino.

Siamo ormai da un anno in fase monarchica!

martedì 24 novembre 2009

Orfanelle diurne

Te lo danno in regalo con la valigetta dei campioni omaggio della Mellin e della Pampers.
Quando stai per varcare la soglia dell'ospedale con la tua gioia più immensa e lo sguardo tipico da triglia lessa.
Quando entri in casa e ti aspetti che sia tutto diverso da come l'hai lasciata perchè a te è cambiato il mondo dentro e fuori.
Quando gli ormoni (infidi come sempre) ti fanno sentire un pò triste e invece sai che dovresti essere al colmo della gioia.
E' nel pacchetto regalo insieme al bimbo e ai campioncini omaggio.
Nascosto.
E' il SENSO DI COLPA MATERNO!!!

E' quella sensazione che spunta senza che te ne possa accorgere e ti fa sentire un tantino inadeguata e ti fa pensare che avresti potuto fare in altri mille modi.

Avrei potuto dire, fare, ballare, baciare, abbracciare, coccolare, giocare, ridere, rimproverare, gridare di più o di meno o diversamente!

Oggi son tornata a casa alle 18.
Ho aperto la porta di casa.
Gengis Khan grande è arrivata piagnucolando per farsi abbracciare dalla madre negligente.
Gengis Khan media ha lottato con Gengis Khan grande per prendere possesso di entrambe le coscie materne e
dal basso dei suoi dieci mesi, bebé Gengis Khan ha strillato il suo diritto di poppata negata.

Sono questi i casi in cui le madri dei figli unici diventano odiosamente invidiabili!

Quale delle tre piccole e indifese baby Gengis Khan ha diritto alla precedenza?
Ma perchè in dotazione con i campioncini non inseriscono un braccio o due in più?

Calmate le tre orfanelle diurne tra le 18 e le 18.15, le ho infilate in una profumata acqua di timo e le ho lavate mentre correvo a imbastire una cena. Alle 19.30 finalmente profumate si son messe a tavola e alle 20.45 son andate a nanna.

Parecchi bacini dopo son finalmente crollate nei loro tre lettini.
Finalmente il riposo tanto agognato, siedi sul divano ma ... infido e minaccioso ecco la malinconica vocina del senso di colpa: "Avevi promesso il massaggino a Margherita"
Nulla valgono i tuoi tentativi di giustificazione.
Lui è ormai in piedi davanti a te, altezzoso e, come facevi al tempo delle elementari, biascichi, con vocina sottile: "Domani farò meglio".

venerdì 20 novembre 2009

Parlando con Margherita

Ho iniziato a lavorare e Margherita è stata portata a scuola per tre mattine dalla nonna e dalla zia.
L'altra sera le ho annunciato amorevolmente: "Tesoro, domani ti porterò io a scuola perchè vado a lavorare nel pomeriggio. Sei contenta?". Lei guardando il soffitto e sospirando:"Meno male mamma! Con tutti questi personaggi che mi hanno portato in questi giorni"

Bambini

Questa sera hanno vinto loro...anche se eravamo tre contro tre! Il loro caos ha sovrastato tutto e tutti. Così si meritano un post tutto dedicato a loro:

Bambini

Sono orribili:

Urlano,
schiamazzano,
hanno il moccio al naso,
le mani sempre sporche,
ti appiccicano addosso moccio, caramelle e bava.
Spargono giochi ovunque,
Non ti fanno fare una telefonata tranquilla,
ne ti permettono di ascoltare una notizia alla tv che ti interessa.
Ti costringono a sorbirti per 100 volte di seguito lo stesso cartone animato.
Producono una notevole quantità di cacca
l'immondizia puzza sempre di pannolini zozzi.
Il divano è sempre sporco di cioccolato e pennarello
Dopo cena il pavimento è ricoperto di pezzi di cibo premasticato e appiccicato
Pisciano in giro
fanno le bolle con il naso.

Ma quando ti guardano negli occhi
ridendo
e ti corrono incontro
entusiasti
e ti baciano
e ti abbracciano
Quando iniziano
a sorridere
a gorgheggiare
a gattonare
a mangiar da soli
a far pipì da soli
a far ciao con la manina
a disegnare
ad andare in bici
Allora scopri man mano l'emozione più profonda e viscerale che hai mai potuto provare nella tua vita: la maternità.

mercoledì 18 novembre 2009

Proteggiamo le balene

Qualche tempo fa, sulla vetrina di una palestra, comparve un manifesto che rappresentava una ragazza spettacolare, accompagnata dalla scritta

"QUEST'ESTATE VUOI ESSERE SIRENA O BALENA?"

Si dice che una donna, di cui non ci è pervenuta la tipologia fisica ha risposto alla domanda in questi termini:

"Egregi signori, le balene sono sempre circondate da amici (delfini, foche, umani curiosi), hanno una vita sessuale molto vivace, ed allevano dei cuccioli che allattano teneramente. Si divertono come pazze coi delfini, e si strafogano di gamberetti. Nuotano tutto il giorno e scoprono posti fantastici come la Patagonia, il mar di Barens o le barriere coralline della Polinesia.
Cantano benissimo e registrano talvolta dei CD.
Sono impressionanti e sono amate, difese ed ammirate da quasi tutti.

Le sirene non esistono.
Ma se esistessero farebbero la fila dagli psicologi in preda ad un grave problema di sdoppiamento della loro personalità (donna o pesce?). Non avrebbero vita sessuale perchè ucciderebbero tutti gli uomini che si avvicinano (e del resto come farebbero?). Non potrebbero fare neanche bambini. Sarebbero graziose è vero, ma solitarie e tristi.
E del resto: chi vorrebbe vicino una ragazza che puzza di pesce?

Non ci sono dubbi, io preferisco essere una balena.

P.S. : In quest'epoca in cui i media ci mettono in testa che solo le magre sono
belle, io preferisco mangiare un gelato coi miei bambini, cenare con un uomo che mi piace, bere un vino rosso coi miei amici. Noi donne prendiamo peso, perché accumuliamo tante di quella conoscenza, che nella testa non ci sta più e si distribuisce in tutto il corpo. Noi non siamo grasse, siamo enormemente colte.

martedì 17 novembre 2009

Angeli alla Coop

Ci sono giorni sì e giorni no!
Con più figli i giorni sì sono più difficili da raggiungere e così si diventa artisti ed equilibristi.
Si sfida la legge della gravità e, in un gioco di equilibri fisici e psicologici, si cerca di arrivare alle 21 sani di mente e con il sorriso sulle labbra.
Talvolta capita che la stanchezza e l'organizzazione familiare ti portino a compiere imprese pericolose e dannose.
Ecco quelli sono i giorni no e, solo alcune persone hanno il potere di aiutarti a sopravvivere al richiamo incessante dell' isteria.

Sono le 18.
Fuori pioviggina.
Le bimbe sono in macchina.
Hanno fame.
In casa manca un pò di tutto.
La giornata è stata una corsa ad ostacoli e ricca di pianti e grida.
Spunta in te l'dea bizzarra e mal sana di fermarti alla Coop.
MA PERCHE'?????

Parcheggio
Prelevo le fanciulle
Le infilo nel carrello
Dico a me stessa che sto per entrare negl'inferi
Mi chiedo il perchè
Mi faccio una lista mentale delle cose che intendo acquistare
Trasalisco
Salvo Sofia che tenta di buttarsi giù dal carrello
Offro l'opportunità di scegliere cosa mangiare a cena
Mi chiedo perchè l'ho fatto
Ringrazio il cielo di averle fatte pazienti e non troppo capricciose
Mi maledico per aver ringraziato
Calmo i capricci appena iniziati
Entriamo
Emma scende e scappa
L'acchiappo
Consolo Margherita che è andata sbattere
Iniziano a piangere
Acchiappo al volo un pacco di grissini e li rifilo a tutte e tre
Inizio a far la spesa
Dopo vari slalom trovo tutto l'occorrente per cucinare
Placo vari capricci
Vado alle casse
Sono esausta
Pago:
latte
biscotti
zucchero
lievito fresco
minestrone congelato
prosciutto
pane
merendine di due tipi
caramelle
giornalino
succhi
ovetti di cioccolata
Mi sento una madre esaurita che non sa educare le sue amorevoli bambine
Piangono
Emma scappa
Mollo le altre e riacchiappo la fuggiasca
Pago
Sono stremata
Giuro a me stessa che mai più farò una cosa simile

Ad un certo punto arriva una signora anziana che mi si avvicina.
Odio tutte quelle persone che ti guardano nei momenti di difficoltà con aria di superiorità o di rimprovero.
Ma lei mi stupisce dicendo: "So bene quanto è difficile. Ci sono passata.
Ma sono sopravvissuta, vedrà che ce la farà anche lei"
Riemergo con lo sguardo.
Vedo nel suo la dolcezza e la complicità di chi sa bene cosa significhi avere più figli piccoli da gestire e mi sento meglio, mi calmo.
Come per magia le pupe si placano e Margherita esclama: "Lo sai che ti voglio bene?"
Torniamo a casa.

A volte basta davvero poco per trasformare una giornata no in una sì!

giovedì 12 novembre 2009

Cene rosa

Ci stiamo provando.
Una volta al mese.
In realtà ne passano anche due, talvolta tre.
Ma a noi piace pensare che ci riusciamo a farlo una volta al mese.
Cena solo donne!!!
In realtà si portano i bimbi al di sotto dell'anno.
Uno spazio rosa per poter chiacchierare tra noi senza interruzioni infantili.
Ogni tanto bisogna poter ricaricare le pile e avere spazi per ridere di noi stesse e delle nostre strampalate e simpatiche famiglie.
Tentiamo anche di invitare non madri.
In realtà le poverette inventano le più ammirevoli scuse per non sorbirci due volte consecutive.
Hanno ragione.
La cena inizia con commenti frivoli sul menù.
Poi eroicamente tentiamo disperatamente di buttarci su cinema, teatro e concerti.
Dopo circa 127 secondi si passa ai libri letti e ai film.
Dopo tre minutini con grande speranza si lascia il passo a ciò che ci piacerebbe leggere o vedere.
Alla fine stremate da tanta cultura si passa a discorsi più rassicuranti:
mariti e figli!
Lo so: potrebbe apparire deprimente ma noi affrontiamo tutto con grande dignità e ironia.
Il peggio lo diamo quando, divorando il dolce, il discorso verte sui parti dei vari figli.
Lì diamo il peggio di noi stesse!
Le superstiti ancora da sposare, da fidanzare o appena sposate tentano disperatamente di parlare d'altro ma alla fine precipitano nel baratro.
Si azzittiscono.
Poi pregano che la serata finisca presto.
E alla fine giurano a se stesse che mai e poi mai finiranno come noi.

Ma il destino è destino...
e in fondo a noi piace così!

mercoledì 4 novembre 2009

C'era una volta.

C’era una volta un ometto piccino picciò.
No, non era proprio piccino picciò, ma in fondo poco importa.
Importa invece che si era sposato con una Dolce Principessa del Regno.  Subito i due presero a Palazzo una piccola, vivace, graziosa gattina per allietare le giornate davanti al caminetto.
Ben presto la Principessa diede alla luce una splendia figlia femmina.
Anzi due. 
Meglio: Tre.
Circondato da una scenografia comlpetamente in  rosa, e perseguitato da aggettivi declinati necessariamente al femminile, l’ometto finì per aprire un Diario Pubblico dove narrava alla gente del Regno il suo punto di vista messo spesso in minoranza dal Genere Imperante.
Talvolta la Principessa  approfittava di quel Diario per replicare pubblicamente alle riflessioni dell’ometto..
Passò l’inverno, venne la primavera,, poi l’estate e infine tornò l’inverno.
E l’ometto si rese conto che la Principessa aveva preso il sopravvento sul Diario Pubblico, e ora lei parlava al Regno molto più di lui. Così, nuovamente in minoranza, si accorse d’esser lui a replicare, e la Principessa a tener banco.
Nel Palazzo dove prima era in minoranza, ora regnava un vivace e convincente rosacaotico.

Emergenza moda

Viviamo nell'epoca delle emergenze.
A dicembre c'è l'emergenza freddo, in primavera l'emergenza pioggia e a luglio l'emergenza caldo.
Naturalmente gli esperti ci danno anche i lori preziosi consigli.
Quest'estate non hanno mancato di dirci di bere se avessimo avvertito la sete e non mancheranno di consigliarci di indossare la giacca per non sentire il freddo!
Così sull'onda di amabili consigli e emergenze varie non ci facciamo mancare l'emergenza educativa.
Ecco nascere varie correnti di pensiero e una valangata di esperti che ci tengono a dire la loro.
E noi mamme abbandoniamo così il nostro cervello nel cassetto dei calzini e ci lasciamo andare alle idiozie più mondaiole e alla moda.

Nascono così i due schieramenti opposti:
mamme natura e mamme omogeneizzate.

Mamme che addormentano i loro bimbi davanti alla tv non prima delle 23.
Mamme che assolutamente vietano la tv sempre e comunque.
Mamme che son orgogliose se non chiudono occhio per due anni di seguito in nome dell'amore materno.
Mamme che prendono una baby sitter per le notti dei loro pargoli.
Madri che si sentono super eroine se non danno il ciuccio ma allattano fino ai 4 anni,
Madri che il ciuccio non lo tolgono neanche alle elementari
Madri che il biberon lo guardano come fosse il demonio
Madri che lo rifilano fino al 40 di piede del loro tesoro
Madri che si sentono più brave perchè usano pannolini lavabili e non danno un omogeneizzato neanche a morire,
Madri che rifilano omogeneizzati a tre mesi,
Madri che vestono i loro figli come fossero eterni bebè
Madri che comprono tanga per loro bimba di tre anni e pantaloni a vita bassa già dai nove mesi con pannolone che spunta da sopra.
Madri che mai e poi mai lascerebbero il loro pupo mezz'ora per farsi una doccia e rilassarsi,
Madri che, in nome dell'autonomia, il loro figlio lo vedono un'ora al giorno e poi escono nuovamente.

E poi arriviamo agli estremi della moda:
Lotus Birth (pratica per cui non viene tagliato il cordone ombelicale ma si lascia il bimbo collegato alla placenta finche il cordone non si stacca da solo)
contro
Beauty farm per under 14 anni (Milano, centro estetico per i bambini
"I maschi, forse perché vedono i papà che vanno in palestra, adorano i massaggi — spiega la titolare del centro — mentre fra le bambine vanno fortissimo i tatuaggi all’acqua". Un massaggio da 20 minuti costa 18 euro. Articolo pubblicato da Republica di oggi)

Mamme (e anche papà)!
Ma perchè non ci riprendiamo un momento le nostre capacità genitoriali, guardiamo i nostri figli mentre giocano in un boschetto con rametti e foglie,
stiamo zitti e ascoltiamo con il cuore e il cervello le loro necessità?

Li lasciamo crescere seguendo le tappe del loro sviluppo, cercando quello che i nostri nonni definivano buon senso in un equilibrio tra regole e coccole?

lunedì 2 novembre 2009

Addomesticati

Lo so! E' una fase!
"Vedrai che finirà e poi dimenticherai"
Me lo ripeto ormai da sedici notti.
So che è vero ma quando inizi a sognare di dormire almeno quattro ore filate vuol dire che sei alla frutta!
Chi ha provato, sa!
E allora non tutto è facilmente accettabile.

Ore 20:30

Driiiiin
Driiiin
(Squillo del telefono, lo preciso per quelli dai 15 anni in giù. Una volta, tanto tempo fa, il telefono faceva driiin)
Driiin
Tento di rispondere.
Sofia strilla. Ha fame.
Margherita la doccia non la vuole fare e balla ignorando i richiami paterni.
Emma corre e si arrampica nuda per casa ridendo e strillando.
L'anarchia si è impadronita dell'abitacolo.
Rispondo al telefono.
E' una nostra amica.
Tento di far arrivare la mia voce dall'altra parte dell'apparecchio.
Spiego la situazione.
Soprattutto tento di giustificarla, forse più a me che a lei.
"Dani è arrivato tardi e quindi c'è un po' di anarchia in casa. Le bimbe sentono subito i cambi di ritmi "
"E già, anche qua c'è anarchia. Lui arriva più tardi questa sera e Lady fa quel che vuole "
Sono perplessa... Non mi risulta abbia figlie...
Ok
L'ha fatto.
Si riferiva alla gatta.

Silenzio
silenzio
1 2 3 4 5 6 ...
Cosa posso rispondere?
Chiedo l'aiuto da casa!

Altra amica. Altra situazione.
"Venite a cena?"
"Ok, a che ora?"
"Facciamo le 19.30?"
"Facciamo un po' più tardi che alle 19 dò da mangiare a Muffy altrimenti le sballo tutti gli orari"

Sono di nuovo perplessa.
Quali orari?
Muffy è una bellissima cagnetta!

Ora non me ne vogliano le persone che hanno un animale domestico in casa.

Siete persone in gamba, studiate, simpatiche, inteligenti.
Avete deciso di accogliere una creatura nella vostra dimora.
Una c'era già e, se non ha ancora capito che i calzetti sporchi non si mettono da soli in lavatrice, sicuramente non è domestico.
Quindi mi congratulo con voi.
Per l'amore che date e per la responsabilità con cui lo fate.

Ma ora spiegatemi il senso di tutto ciò.
Perchè paragonate la presenza in casa di un cane o di un gatto alla presenza di bambini?

I vostri animali, ve lo assicuro, sono molto più domestici dei nostri figli.
 


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