domenica 26 aprile 2009

Quant'è chic la scomodità?

Il 25 aprile è una data particolare.
La maggioranza degli italiani festeggia l'anniversario della Liberazione dal nazifascismo, che è una grande occasione per ricordare che l'essere umano è fondamentalmente un animale cretino, e se proprio proprio non può fare a meno di sbagliare dovrebbe perlomeno ricordarlo in futuro per evitare di ripetere gli stessi errori.
Nella stessa data, io festeggio (anche) me stesso: sono riuscito a stare in equilibrio sulla Terra per un altro intero giro attorno al Sole.
Trentadue rotazioni in tutto, e per ora non mi gira la testa.
Così quest'anno mia moglie prenota - attention please! - una romantica cena per due al ristorante.
Una donna che prenota al ristorante una cena romantica al marito.
Miracoli delle Pari Opportunità.
Un locale a sorpresa.
Pizzeria? No.
Trattoria? No.
Ristorante selezionato dalle guide? No.
Cinese? Messicano? Giapponese? No, no e no.
Eritreo.
Un ristorante eritro.
L'Eritrea si trova in Africa, confina con il Sudan. Wikipedia riporta che è uno stato molto povero, con una bilancia commerciale assolutamente costantemente in passivo. Quindi dire "ristorante eritreo", così, a pelle, sembrerebbe un discreto ossimoro: o si mangia (come al ristorante) o non si mangia (come in Eritrea).
Eppure alla fin fine si mangia. O almeno noi si è mangiato.
Il tema non è stata quindi la quantità, in fondo.
Nemmeno la qualità.
Il tema è stato la modalità.
Per terra, con solo qualche cuscino a limitare i lividi al fondoschieda.
Al buio, illuminati da fioche candele sparse qua e là..
Senza posate, affondando direttamente le dita nel sugo oleoso dello spezzatino.
Ecco, la donna trova questo meravigliosamente chic e romantico.
L'uomo attende il conto per vedere se c'è da pagare la voce "coperto".

giovedì 9 aprile 2009

Differenze.

Ho individuato dove sta la vera differenza tra noi universo femminile e voi universo maschile.

Squilla il telefono.
Le bimbe giocano, piangono, fanno mille domande.
La più piccola chiede a gran voce una poppata.
La cena è sul fuoco.
La tavola è ancora da apparecchiare.

Lei:
Tira su da terra una bimba, risponde al telefono, rifila un ciuccio all'ultima nata, chiacchiera amabilmente con l'interlocutore telefonico, risponde alla prima figlia, finisce di apparecchiare, scola la pasta, soffia il naso alle due grandi che si ribellano, termina la telefonata e grida "A taaavola".

Lui:
Sente il telefono ma sta girando la pasta e non risponde.
Lei sta allattando e contemporaneamente leggendo una favola e chiede a lui di rispondere.
Allora lui con sguardo interrogativo ti guarda con innocenza e dice: "Amore sto girando la pasta".
Allora lei con molto tatto gli ricorda che è dotato di ben due arti superiori e tutte e due son funzionanti.
Allora lui stupito di questa affermazione sorride felice, afferra il telefono, molla la cena sul fuoco, risponde allegro al telefono e camminando leggiadro per la casa si chiude in camera per terminare la telefonata.
In cucina non sentiva bene!
 


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