venerdì 30 aprile 2010

Educativa autonomia

Ore 16.15
Scuola materna
La mamma di S. arriva a prendere il suo sudato, sporco e felice bambino.
Lo bacia amorevolmente e commenta:"Ma quanto ti sei sporcato? Potevi fare più attenzione mentre giocavi. Mamma mia quanto sei sudato. A casa fili subito sotto la doccia!"

Biomamma abbraccia una biogrande puzzolente, zozza, sudata e sorridente e commenta:"Mamma mia se puzzi figlia mia. Ma quanto hai giocato? Ti sei divertita? Dai, andiamo a casa che si va a fare un giro in bici e finisci di sporcarti."

Biomamma è una educatrice.
Per gli educatori i bambini non giocano. Sperimentano. Non si sporcano. Fanno esperienza. Non guardano semplicemente cosa hanno intorno a loro. Interiorizzano e osservano. Non chiacchierano. Intereagiscono.

Questa sera Biobaby si è sporcata di sugo il pigiamino pulito appena indossato e si è spalmata il piatto sugoso sui capelli. Biomamma sbuffando ha pensato:"Che palle! Ma questa figlia non potrebbe farsi imboccare come tutti i bebè? Ora è da lavare di nuovo, pigiamino e bambina. Maledetta autonomia!!!"

Biomamma fortunatamente ogni tanto torna "normale" e rinsavisce dal suo ruolo di educatrice.

martedì 27 aprile 2010

Pazzie primaverili

Pazza
travolgente
calda
avvolgente
profumata
colorata
instabile
intensa
desiderata.
E' arrivata anche quest'anno.
Biomamma diventa irrazionale, progetta, pensa, si entusiasma, si arrabbia, diventa sempre più insofferente verso tutto e tutti, gioca con le sue bimbe, le fotografa ancor più innamorata, organizza picnic e biciclettate.
Biomamma vorrebbe intraprendere un lungo viaggio, scoprire nuovi panorami, vedere volti nuovi, conoscere gente da tutto il mondo, sentire altri suoni, sapori e profumi.
Biopapà sa che quando giunge questo momento bisogna portare via biomamma anche solo un weekend.
Quest'anno non si può.
Biopapà ci pensa, si ingegna e alla fine propone.
Un progetto pazzo e seducente travolge biomamma che ama profondamente biopapà perchè lui più di tutti la conosce davvero.
La saudade ha preso per mano i biogenitori e li ha accompagnati in ricordi ormai lontani nel tempo e nello spazio.
Biomamma spera entro un anno di poter annunciare la pazzia di biopapà.

Per ora diamo il benvenuto alla primavera che in questo weekend è esplosa in tutto il suo splendore.

domenica 18 aprile 2010

Senza rotelle

Questa settimana nella biocasa c'è aria di festa.
Biomamma ha regalato a biopapà, insieme a un nonno e una zia A, una super mega bicicletta con carrellino annesso per infilarci le bio-lattine.
Biogrande, entusiasta della sorpresa ciclistica, ha deciso di dare il meglio di sè e si è lanciata in una nuova sfida verso la sua indipendenza.
Lasciandosi guidare da una orgogliosissima e stupita biomamma ha imparato ad andare in bici senza le rotelle.
Biogrande, ha abbandonato per un pomeriggio la fase edipica, e, accettando i consigli materni, si è lanciata nel cortile in sella alla bici strillando di gioia un "Grazie mamma che mi hai insegnato ad andare in bici.....!!!".

martedì 13 aprile 2010

Caffè conteso

Biomamma e biopapà per poter sopravvivere durante tutto l'arco della giornata si fanno di caffè e latte tutte le mattine.
Biogrande da circa un mese è entrata in questo tunnel, per sopravvivere a due genitori stanchi, talvolta pazzi, talvolta anarchici, talvolta autorevoli e due sorelle.
Essendo biogrande poco più alta del tavolo di cucina ha diritto a tre gocce di caffè.
Questa mattina i biogenitori reduci da una nottata terrificante si sono sgolati la caffettiera senza ritegno e generosità.
Biogrande non ha commentato nulla fino all'ora della nanna. Dall'alto del suo letto a castello si è raccomandata: "Domani mattina papà, tu e la mamma cercate di non finirvi il caffè che sennò io come faccio a bermi un caffèlatte?"

lunedì 12 aprile 2010

Biomedia

Mercoledì mattina
Ore 7.00
Biomedia entra nel lettone e inizia a parlare ad alta voce senza badare alle tre persone svenute sotto le coperte.
"Quetta è glossa" esclama osservando biomamma. "Quetto è glosso" afferma guardando biopapà.
"Tu sei più glossa di lui!" dichiara.
Biomamma offesa le intima di pensare a ciò che sta dicendo.
Biopapà se la ride.

Venerdì sera zio P e zia A durante la cena chiedono a biomedia dove andrà in vacanza.
"Andlò an Malocco, ai cammelli, da nonno P", poi rivolgendosi seria a biomamma chiede: "Tu cosa fai? Dove vai?"

Biomedia, schiacciata da una sorella piccola ciucciona e mammona e da una molto saggia, chiacchierona, principesca chiede poche attenzioni ma è giunto il momento di dedicargli del tempo a lei sola.

Quindi cara biomedia
che fai la pazzerella
che fai ridere chiunque con i tuoi sguardi
che dichiari con fermezza di voler fare un capriccio
che ti sdrai sul tappeto sfogando il tuo senso di frustrazione e quando hai finito dici "Adezzo batta, ho finito i caplizzi"
che vai veloce con i capelli al vento sul monopattino con un sorriso travolgente
che ti prendi cura delle tue bambole
che adori le tue sorelle
che vai pazza per il gelato e cioccolato
che ridi spesso trascinandoci tutti nella tua allegria
ti regaleremo per il tuo terzo compleanno, che arriverà tra poco tempo,
una serata solo per te...

lunedì 5 aprile 2010

Indiana Jones

Biomamma e biopapà si sono regalati una notte di puro sonno.
Nonna N, donna guerrigliera ha coraggiosamente affrontato una notte con le tre bio-lattine.
Biogenitori hanno potuto finalmente guardarsi l'ultimo film di Indiana Jones.
Alle ore 20.30 è iniziata la visione del film.
Svaccati sul divano, hanno divorato spaghetti al pomodoro e peperoncino.
Alle ore 21.00 soddisfatti della dose di cibo adulta si sono abbracciati senza vocine infantili irritate da cotanta intimità.
Ore 21.45 biomamma si è assicurata che le sue creature fossero sane, addormentate e felici.
Ha risposto una nonna fisicamente provata dall'esperienza della messa a letto ma molto orgogliosa di sè.
Ore 22.00 è terminata la visione del film.
Ore 22.15 i biogenitori sono svenuti nel letto, stanchi della serata trasgressiva.

Godere ogni tanto dell'essere coppia fa apprezzare ancor di più la propria vita genitoriale.

venerdì 2 aprile 2010

Fuga regale

Oggi biomamma era inquieta e nervosa.
Avrebbe voluto fuggire con la sua famiglia su una spiaggia deserta,
opppure visitare una pacifica cittadina dell' Emilia, oppure fare una vacanza in qualche paese esotico.
Tre figlie fa, biomarito l'avrebbe presa e portata in un piccolo alberghetto lontano per due giorni dalla quotidianità.
Una fuga d'amore.
Tre figlie dopo biopapà ha preso tutta la biofamily che, sportivamente e con molta fantasia, ha finto di essere una famiglia reale che con la carrozza rossa, modello fiat stilo we 1.9 JTD, arrivava a visitare il maestoso castello di Agliè.
Con biobaby dentro il MEI TAI (Fascia di origine asiatica) e due "pippitette" (principesse) invasate hanno sfilato inchinandosi più e più volte, re e regina compresi, davanti a un popolo festante del tutto immaginario, visto che erano le 19 e non c'era un'anima in giro.
Terminata la visita al castello di Agliè, la reale biofamiglia ha percorso una strada a loro del tutto sconosciuta e, sentendosi veri turisti, sono approdati ad una trattoria di cui biopapà ricordava vagamente la zona dove tale locanda era ubicata.
Abbandonando i ruoli regali si sono lasciati andare ad abbondanti libagioni e, con le panze satolle, son risaliti in carrozza e soddisfatti son tornati alla loro caotica dimora.
 


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