venerdì 7 maggio 2010

Signore del Tempo

Signore del Tempo,
oggi mi sono accorto che ho trentatré anni.
"Era ora" - dirai tu - "visto che li hai compiuti dieci giorni fa".
Eh, ma noi mica si sta qui a pettinar le bambole. O meglio: si fa anche quello, quando si gioca con le bambine, e così resta poco tempo per rifletterci su.
E allora ti ringrazio adesso, con dieci giorni di ritardo, per i regali che mi hai fatto.
Tu, che porti i regali nell'anniversario della nascita a ciascuno di noi, proprio come fa il tuo collega vestito di rosso e con la barba bianca in un altro periodo dell'anno (e che porta i regali nell'anniversario della nascita di qualcuno molto più Very Important People).
Grazie, perché attraverso mia moglie mi hai portato una bicicletta bellissima. E - meraviglia - un carretto-rimorchio da attaccarci dietro con due bei posticini a sedere, e delle piccole cinture di sicurezza cui legare infanti da portare orgogliosamente a zonzo. Salire su quella bicicletta e pedalare sentendo il vociare allegro delle due bambine più piccole, sedute su quella specie di divano mobile con tettuccio, è un'emozione davvero grande. Non ho idea se i cinesi che portano i turisti sui risciò in giro per Pechino provino o meno sensazioni simili. Non credo. Sarà che i turisti non sono parenti. In ogni caso a me emoziona, e questo è sufficiente.
Grazie, perché Margherita ha imparato a pedalare senza rotelle. Come "i grandi". Ora, con la sua bici, può pedalare fianco a fianco con me. E anche questa, Signore del Tempo, è una grande emozione.
Sai, a trentatré anni Einstein aveva già dimostrato la teoria dei Quanti di Plank e formulato la teoria della relatività ristretta; Aristotele aveva già scritto il De Philosophia, Page e Brin avevano già fondato Google, Harrison Ford stava salvando la principessa Leila Organa di Alderaan in Guerre Stellari, Cristoforo Colombo aveva un piano per arrivare in Asia passando da Occidente. Il più famoso tra i famosi, poi, a trentatré anni aveva già proprio completato la sua Missione di vita per intero.
Ecco, Signore del Tempo, che allora ti faccio ancora una richiesta. Per scrivere queste righe oggi ho ignorato un altro impegno. Il tempo che tu gestisci, ogni tanto temo che a me sfugga. Non è sufficente per fare tutto ciò che vorrei, o a volte anche solo per ciò che ho preso l'impegno di fare. E allora passi se non riesco a cambiare il mondo. Ma, Signore del Tempo, aiutami a non perdere i momenti delle grandi emozioni, perché davvero perdere quelle sarebbe pedalare a vuoto, senza carretti-rimorchi e persone fianco a fianco.
Grazie, Signore del Tempo.

PS: se poi proprio t'avanza, e vuoi darmi tempo e idee per cambiare il mondo, io sono ancora disponibile: in fondo a trentatré anni Leonardo non aveva ancora dipinto la Gioconda e Dante non aveva ancora scritto la Divina Commedia.

3 commenti:

Massimo ha detto...

Dante non avrebbe saputo fare di meglio! E a distanza di dieci giorni, rinnoviamo gli Auguri; sicuri che il Signore del Tempo ha pianificato tutto per benino: se Lui vorrà, quello che non hai fatto ieri potrai farlo oggi!
E con 33 primavere, di cose fare ce ne sono ancora tante!

Massimo ha detto...

Ah, dimenticavo! Spero che l'impegno da te ignorato non fosse la NL di psicologiadellavoro.com...
Perchè in tal caso, arrivato a 33 anni, devi sapere che ci sono cose che il Signore del Tempo non perdona! :-P

biolatti ha detto...

Grazie mille, Massimo! :-)
dani
PS: Non ti preoccupare: ieri sera l'impegno non era la NL di psicologiadellavoro.com ma...la scuola! Avrei dovuto presenziare a un incontro online (http://webdev2.caspur.it/masterunitus/)! Non diciamolo troppo forte, quindi, che sennò non mi danno il diploma! :-)

 


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