sabato 22 maggio 2010

Ricordi di quarta

Palestra
21 bambini urlanti e felici.
Uno in mezzo strilla: "Chi ha paura dello sparviero?"
20 creature più la sottoscritta rispondono all'unisono: "Nessuno"
Poi corriamo, avanti e indietro, più e più volte.
Ridiamo, ci sfidiamo, stabiliamo ruoli, regole, sghigniazziamo, sudiamo, finalmente complici e armoniosi nell'essere Scuola.
Finita l'ora, ancora sorridente si avvicina Matteo: "Maestra per essere una donna sei troppo giocherellona!"
Non so se fosse un complimento.
Il mio sguardo interrogativo ha avuto risposta
"Forse è perchè hai tre bambine piccole e sei abituata a giocare con loro"
Rassicurato dal suo ragionamento è tornato in classe.

Matteo,
amo i bambini,
odio i tempi scolastici,
gli orari rigidi,
questo modo di fare con voi bambini che non vi aiuta ad amare,
non amo voi bambini quando non rispettate e non amate,
preferisco spiegarvi scienze fuori nel prato,
preferisco che lavoriate a gruppi,
odio la lezione frontale,
mi sento poco maestra,
mi sento tanto educatrice,
tento di essere una maestra-educatrice,
se le spugne sono porifere lo potrete scoprire anche a trent'anni come l'ho scoperto io insegnandolo a voi,
preferisco insegnarvi a scoprire e come scoprirlo così scoprirete ciò che più vi incuriosce,
odio sgridarvi,
amo correre con voi.

Sono una maestra un pò anomala e loro lo sanno.
Chissà cosa ricorderanno un giorno ripensando alla quarta elementare....

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