giovedì 6 maggio 2010

La fine di Edipo

Da noi è giunto precocemente.
A sole due candeline.
Così al compimento dei due anni di una biogrande molto femminile, Edipo ha fatto la sua comparsa.
L'ha rubata dalle braccia della sua mamma, ormai drogata di maternità, perdutamente innamorata di quattro occhietti scuri e quattro manine vivaci e appiccicose, e l'ha scaraventata tra le braccia del suo papà.
Non l'ha più abbandonta.
Fino ad una settimana fa, tra un sogghigno materno e l'altro.
Qualche segnale era già arrivato debole, quasi invisibile.
Ma un giorno Edipo ha dichiarato in modo implicito di essersi preso un pò di vacanza.
Biogrande, arrivata a scuola, come prima attività, controlla che Giacomo (il suo gemello adottivo) sia arrivato. Zia A, donna indipendente e poco incline alle relazioni extraparentali, appare visibilmente scocciata.
Biogrande un giorno l'ha osservata decisa e poi ha esclamato con aria sognante:"Ma zia, io senza Giacomo non potrei vivere".
Quel pomeriggio stesso ha confidato alla sua biomamma: "Io mi sposo Giacomo" e poi urlando fuori scuola il suo amore ha salutato il suo Giacomo: "Ciao principe".
Lui in tutta risposta, invasato della Stella della Senna, le ha risposto: "Ciaoooo Maria Antonietta!"
Una volta danzava con il principe biopapà.
Ma lui ha ancora una speranza... forse Edipo arriverà nuovamente a lanciarle una biomedia e una biopiccola tra le sue possenti braccia.

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