sabato 12 dicembre 2009

Sono SOLO tutte nostre.

"Ma sono tutte vostre"?

Questa domanda è come il nero: s'accompagna con tutto, e alla fin fine te la propongono tutti.
Talvolta il significato di questa frase è "sono ammirato dal vostro coraggio", altre volte è "ve le siete volute: voi siete pazzi".
Il più delle volte, forse, è un mix: le persone che pongono questa domanda sono ammirate dalla nostra pazzia.

Ieri sera io, Biomamma (anzi: Biomoglie) e terzogenita siamo stati alla cena dell'associazione Famiglie Numerose della provincia di Torino, a cui ci siamo iscritti meno di due mesi fa. Un'organizzazione che valorizza l'orgogliosa quotidianità di chi ha quattro, cinque, sei figli o più. Una scelta di vita, quella della famiglia numerosa, dettata dall'irresistibile attrazione per il danzante caos da cui germoglia la vita stessa.
La location era uno storico convitto di studenti universitari, sulla collina di Torino. Vista mozzafiato su una città illuminata e brillante nella trepidante attesa del Natale.
Lì, in questa cornice onirica ha avuto luogo il nostro "ballo delle debuttanti" in quest'associazione, che ci ha accolto con calore e vivacità.
Ci sarebbe molto da raccontare sul coraggio, sull'entusiasmo, sull'estroversione, sull'amore, sul pragmatismo, sulla cultura, sull'orgoglio, sulle difficoltà, sull'allegria che abbiamo respirato.
E ce ne sarà occasione, certamente: con l'ingresso in questa associazione, la sensazione è di essere entrati in una casa che sentiamo già un po' anche nostra.

Per ora, mi godo però la meravigliosa sensazione di un imbarazzo mai provato prima.
Sì, abbiamo dovuto ammetterlo di fronte a tutti quegli sconosciuti, ieri sera: noi abbiamo SOLO tre figlie.

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