martedì 17 novembre 2009

Angeli alla Coop

Ci sono giorni sì e giorni no!
Con più figli i giorni sì sono più difficili da raggiungere e così si diventa artisti ed equilibristi.
Si sfida la legge della gravità e, in un gioco di equilibri fisici e psicologici, si cerca di arrivare alle 21 sani di mente e con il sorriso sulle labbra.
Talvolta capita che la stanchezza e l'organizzazione familiare ti portino a compiere imprese pericolose e dannose.
Ecco quelli sono i giorni no e, solo alcune persone hanno il potere di aiutarti a sopravvivere al richiamo incessante dell' isteria.

Sono le 18.
Fuori pioviggina.
Le bimbe sono in macchina.
Hanno fame.
In casa manca un pò di tutto.
La giornata è stata una corsa ad ostacoli e ricca di pianti e grida.
Spunta in te l'dea bizzarra e mal sana di fermarti alla Coop.
MA PERCHE'?????

Parcheggio
Prelevo le fanciulle
Le infilo nel carrello
Dico a me stessa che sto per entrare negl'inferi
Mi chiedo il perchè
Mi faccio una lista mentale delle cose che intendo acquistare
Trasalisco
Salvo Sofia che tenta di buttarsi giù dal carrello
Offro l'opportunità di scegliere cosa mangiare a cena
Mi chiedo perchè l'ho fatto
Ringrazio il cielo di averle fatte pazienti e non troppo capricciose
Mi maledico per aver ringraziato
Calmo i capricci appena iniziati
Entriamo
Emma scende e scappa
L'acchiappo
Consolo Margherita che è andata sbattere
Iniziano a piangere
Acchiappo al volo un pacco di grissini e li rifilo a tutte e tre
Inizio a far la spesa
Dopo vari slalom trovo tutto l'occorrente per cucinare
Placo vari capricci
Vado alle casse
Sono esausta
Pago:
latte
biscotti
zucchero
lievito fresco
minestrone congelato
prosciutto
pane
merendine di due tipi
caramelle
giornalino
succhi
ovetti di cioccolata
Mi sento una madre esaurita che non sa educare le sue amorevoli bambine
Piangono
Emma scappa
Mollo le altre e riacchiappo la fuggiasca
Pago
Sono stremata
Giuro a me stessa che mai più farò una cosa simile

Ad un certo punto arriva una signora anziana che mi si avvicina.
Odio tutte quelle persone che ti guardano nei momenti di difficoltà con aria di superiorità o di rimprovero.
Ma lei mi stupisce dicendo: "So bene quanto è difficile. Ci sono passata.
Ma sono sopravvissuta, vedrà che ce la farà anche lei"
Riemergo con lo sguardo.
Vedo nel suo la dolcezza e la complicità di chi sa bene cosa significhi avere più figli piccoli da gestire e mi sento meglio, mi calmo.
Come per magia le pupe si placano e Margherita esclama: "Lo sai che ti voglio bene?"
Torniamo a casa.

A volte basta davvero poco per trasformare una giornata no in una sì!

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