mercoledì 4 novembre 2009

C'era una volta.

C’era una volta un ometto piccino picciò.
No, non era proprio piccino picciò, ma in fondo poco importa.
Importa invece che si era sposato con una Dolce Principessa del Regno.  Subito i due presero a Palazzo una piccola, vivace, graziosa gattina per allietare le giornate davanti al caminetto.
Ben presto la Principessa diede alla luce una splendia figlia femmina.
Anzi due. 
Meglio: Tre.
Circondato da una scenografia comlpetamente in  rosa, e perseguitato da aggettivi declinati necessariamente al femminile, l’ometto finì per aprire un Diario Pubblico dove narrava alla gente del Regno il suo punto di vista messo spesso in minoranza dal Genere Imperante.
Talvolta la Principessa  approfittava di quel Diario per replicare pubblicamente alle riflessioni dell’ometto..
Passò l’inverno, venne la primavera,, poi l’estate e infine tornò l’inverno.
E l’ometto si rese conto che la Principessa aveva preso il sopravvento sul Diario Pubblico, e ora lei parlava al Regno molto più di lui. Così, nuovamente in minoranza, si accorse d’esser lui a replicare, e la Principessa a tener banco.
Nel Palazzo dove prima era in minoranza, ora regnava un vivace e convincente rosacaotico.

1 commento:

Massimo ha detto...

insomma, proprio una bella storia :-)
ma speriamo che quel grande uomo faccia sentire ancora la sua voce anche in questo luogo tutto rosa e molto caotico.
Comunque complimenti a tutti e due. Davvero un bel blog :-)

 


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