martedì 31 marzo 2009

Oh. Toh. Marzo.

Oh, Toh...marzo: è finito.
E mi sono perso l'otto, di marzo.
Nel suo focolare dalle intense tonalità rosa, il viril guerriero indiano ha vergognosamente dimenticato di festeggiare adeguatamente le sue squaw-pelle-di-luna, l'otto di marzo.
Solo il giorno dopo, nella quotidiana battuta di caccia per procacciare il cibo per l'inverno (insomma: al lavoro, in ufficio...) mi sono rammentato, e ho provveduto a semplci e sentiti auguri al gentil sesso presente in loco.
Imperdonabile, temevo.
L'ho temuto fino al tardo pomeriggio di giovedì 19 marzo.
Poi ho cominciato a sperare.
Come il leader sconfitto alle elezioni, che segue lo scrutinio minuto per minuto e vede rialzarsi la sua percentuale di votanti; e improvvisamente spera.
Ora di andare a letto, l'obiettivo era raggiunto: nessuna squaw-pelle-di-luna si era ricordata di celebrare il Padre, come da festa prevista al dì del 19 di marzo.
Nessuna cravatta, nessun profumo, nessun lavoretto colorato con i pennarelli.
Meravigliosamente nulla.
Tre figlie e una mamma, e nessun riferimento al papà e alla sua festa.
Qualcuno prova a replicare: "Non è la stessa cosa: tua moglie non necessariamente deve farti gli auguri per la Festa del Papà; e le tue bimbe sono ancora troppo piccole per pretendere gli auguri".
Balle, caro dott. Azzeccagarbugli.
Si sono dimenticate e stop.
Pareggio. Palla al centro.
E ora vado a evidenziarmi sul calendario l'8 maggio, Festa della Mamma, con colori sgargianti e shocking; altrimenti rischio di segnare un altro augogol epocale.

martedì 10 marzo 2009

8 marzo

8 marzo
Festa della donna
Se l'è cercata!
Lui, unico maschio, in un universo totalmente femminile ha rimosso la festa della donna.
Mi son chiesta se è stato un caso...
Non solo non son spuntate mimose in nessuna parte della casa, non solo non son fioccati baci e bacetti più del solito, non solo le mie orecchie non hanno sentito un semplice e banale "auguri tesoro" ma quella sera, mentre lui si scrofanava la minestrina senza alzare gli occhi dal suo piatto, io imboccavo alla mia destra una stanca Emma, imboccavo alla mia sinistra un'assonnata Margherita e allattavo un'affamata Sofia.
Risultato: son rimasta senza cena!
Ma la cosa più grave è che quando, con davvero molto tatto, gliel'ho fatto notare lui ha tentato subdolamente di ribattere che mi aveva preparato un panino al prosciutto (verso le dieci di sera!!!). Lui...che avrebbe potuto/dovuto regalare mimose anche alla gatta!
Non mi son neanche offesa quando il giorno dopo ho scoperto che gli auguri alle sue colleghe son arrivati puntuali come puntuale arriva il mal di pancia dopo un vassoio di chantilly!
W le donne...
 


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